Il Lago Maggiore non è una semplice distesa d'acqua tra l'Italia e la Svizzera. Ma qualcosa di più. Basterebbe leggere la parte finale del romanzo di Hemingway "Addio alle armi" o alcuni versi di Rosseau, Byron, Stendhal per realizzare, nella testa, nella mente, nella propria immaginazione, che si tratta, semplicemente e senza presunzione, di un posto magico. Incantanto, folle. Se la Divinità in persona scendesse sulla terra, tra tutti i luoghi possibili, questo sarebbe quello in cui costruirebbe la sua casa.
212 km² di superficie, 54 km di lunghezza e 170 di perimetro, il Lago Maggiore è un capolavoro naturale. Le sue rive sono condivise tra Svizzera (Canton Ticino) e Italia (province di Varbano-Cusio-Ossola, Novara, Varese). Alcuni lo chiamano anche il "Mare del Piemonte", altri "Paradiso del nord", per gli antichi romani, invece, era semplicemente "Verbanus Lacus".
Un pò di storia: il Medioevo fu il periodo di maggior sviluppo urbano grazie alla creazione di borghi e castelli. Mentre le ville e i giardini sorsero con l'avvento di famiglie come i Della Torre, i Visconti o i Borromeo. Ville e giardini... qui bisognerebbe prendere fiato e smettere di scrivere perché si entrerebbe nel campo dell'indescrivibile. Infatti, l'unica azione logica da fare, una volta di fronte - per esempio - ai Palazzi Borromeo, sarebbe quella di stare in silenzio e godere della bellezza. Pura, vera, autentica. Basta pensare che questi palazzi sorgono sulle due isole più famose: l'Isola Madre e l'Isola Bella, e sono corredati da giardini e orti botanici unici nel loro genere. Come quello dell'Isola Bella di fronte a Stresa, che si estende su una serie di terrazzamenti con vista sul lago: uno spettacolo. Sembra di stare in un dipinto rinascimentale. In un'opera d'arte.
Ma non è tutto, perchè il "Paradiso dei poeti" non è solo un luogo di contemplazione ma anche di divertimento, benessere, relax e cultura. Tredici musei - tra cui il particolare museo della bambola - monasteri che affacciano direttamente sull'acqua, festival musicali e di letteratura, prodotti tipici e tanto sport: dal golf alla bici, dalla vela al trekking, dal wellness al tennis.
"Se hai un cuore e una camicia, vendi la camicia e visita i dintorni del Lago Maggiore". Questo scrisse Stendhal. Era l'inizio del 1800 e non aveva ancora visto niente.